Il metodo dell’Istituto Mario Negri: la cura domiciliare che riduce i ricoveri del 2 per cento. I risultati dello studio in via di pubblicazione.
Arriva dall’Istituto Mario Negri una speranza per quanto riguarda la lotta al Covid, e nello specifico una cura domiciliare che, in base ai dati, riduce i ricoveri in ospedale del 2%.
Covid, la cura domiciliare che riduce i ricoveri: il metodo dell’Istituto Mario Negri
Partiamo dalle basi. Come riferito dall’Huffpost, la cura domiciliare per i pazienti Covid è stata avviata nel novembre del 2020 e ha interessato circa 500 pazienti. Parliamo quindi di una sperimentazione su un numero ridotto di persone. La ricerca però dimostra che questa cura è in grado di ridurre i ricoveri del 2% circa. I risultati ancora non sono stati presentati ufficialmente e quindi ancora non sono stati valutati dalla comunità scientifica. Nella bozza però emergono dati che sembrerebbero quantomeno interessanti.
In cosa consiste la cura
Ma in cosa consiste questa cura domiciliare? Distanziandosi da quelle che al momento sono le indicazioni ufficiali, ai pazienti Covid era suggerito l’uso dell’aspirina nel caso in cui fossero presenti dolori si procedeva con l’assunzione dell’Aulin. In caso di evoluzione della malattia si passava alla somministrazione del cortisone. Ovviamente la cura era assegnata e seguita da un medico. Nessuna iniziativa personale, dunque, e nessun tipo di improvvisazione.
La posizione della comunità scientifica
La comunità scientifica al momento ancora non si è espressa, anche perché i risultati dello studio ancora non sono stati pubblicati. Circolano come bozza e circolano a mezzo stampa. Ovviamente per una valutazione medica e scientifica serve decisamente altro.
Ricordiamo che per la cura domiciliare, l’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di procedere con la somministrazione del paracetamolo. Ovviamente la cura domiciliare passa per i medici di famiglia, che conoscono il quadro clinico del paziente in cura.